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Vita da Trader: il Blog di psicologia del trading

Impara dai trader di successo

Uccide più il multitasking o l’overtrading?

24/02/2016 - Lascia un commento

Saper gestire il proprio tempo è una capacità molto utile, in ogni campo ovviamente, ma anche nel trading ha un’importanza rilevante.

Il timing è una parte molto importante nell’ottenere buoni risultati nel trading.

Da una parte bisogna imparare il “tempismo”, cioè la pazienza, insito nello stare fermi e osservare il mercato fino a quando non si presenta l’occasione e a quel punto scattare con freddezza mettendo in atto il nostro piano, dall’altra il volersi mettere alla prova, o comunque il voler “stare facendo” qualcosa, piuttosto che non fare nulla, può portare all’overtrading, che come sappiamo fa perdere soldi.

 E’ un loop, ma uscirne è possibile.

A rischio di diventare noiosa… tutto torna sempre qui: imparare a lasciar andare.

Lasciar andare tutti i pensieri che ci assillano, tutti i drammi che ci costruiamo in mente, ripentendo sempre, all’infinito, la solita vecchia trama.

Il nostro cervello è cablato per resistere ai cambiamenti, è un meccanismo di sopravvivenza che ci ha fatto arrivare fino a qui a livello di specie, per superare i pericoli.

Ma questo non significa che non possa essere cambiato, applicandosi con molta regolarità e con i giusti strumenti e conoscenze.

Di fronte alla difficoltà, o a quello che il nostro sistema nervoso nel suo insieme percepisce come pericolo, entriamo in automatico nella modalità “fuggi o congelati”, e questa modalità non permette di cambiare prospettiva.

Di solito a questo punto nel trading, pur di uscire da quello stato di paura, subiamo l’impulso di fare operazioni, pur di vedere qualche risultato. E’ la nostra parte ancestrale che deve fare qualcosa, per uscire da uno situazione di stress.

Molti di noi, prima di aver intrapreso un percorso di conoscenza personale e delle proprie modalità di re-azione,  agiscono solo in base appunto a reazioni, e questo è un alimento notevole per l’overtrading.

Un’altra considerazione che vorrei fare sul tempo e come lo gestiamo, è che quando devi fare più di un’attività (e questo per un trader all’inizio del suo percorso é la condizione di partenza, ma in realtà resta sempre qualche altra attività da gestire…), ci sono molti conflitti dentro di noi e dobbiamo in qualche modo far quadrare il cerchio.

Mentre stai imparando a fare trading molto probabilmente hai un altro lavoro a cui ti devi dedicare, ma anche quando il trading diventa la tua professione, è importante saper gestire il tempo che dedichi ad imparare, e questo per sempre a mio avviso, e quello al trading in senso stretto. Poi magari hai anche una casa da seguire, una famiglia, ecc. ecc.

Il multitasking ci sta uccidendo.

Il nostro cervello è fatto per focalizzarci su di una cosa alla volta, e il bombardamento di informazioni che subiamo sempre di più, oggi che poi siamo eternamente connessi a internet, alla mail, ai social, non fa che rallentare le nostre capacità.

Come dice il neuroscienziato Earl Miller
[ctt template=”7″ link=”cysFL” via=”yes” ]Non siamo multitasking, semplicemente passiamo da un’attività all’altra sempre più rapidamente. E ogni volta, questo ha un costo cognitivo. @VitadaTrader[/ctt]

 

Questa abitudine di fare switch tra attività crea delle brutte abitudini mentali, perché le mini attività che portiamo a termine (es. leggere una mail) ci inondano il cervello di dopamina, l’ormone della soddisfazione, e ne vogliamo ancora di più in circolo, per cui continuiamo ad agire in questo modo, per ottenere la soddisfazione istantanea.

 Questo loop ci fa sentire come se stessimo facendo un sacco di cose, mentre in realtà non stiamo combinando molto.

Oltre a questo con il multitasking produciamo anche cortisolo, l’ormone dello stress, che ci fa sentire mentalmente esausti.

Ci sono studi che affermano che con il multitasking il nostro cervello, in particolare quello degli uomini, che è ancora più organizzato per mantenere il focus, perde parecchi punti di QI, trasformandoci in bimbi di circa 8 anni.

 

Possiamo metterci anni ad accettare questa dicotomia, e a prendere la strada del “Less is more”.

Io ero orgogliosissima della mia capacità di essere multitasking, ed è stata dura ammettere che in realtà è una pessima abitudine.

Un grosso aiuto l’ho avuto quando ho scoperto il blog di Leo Babauta e il suo Zen to Done, perché avevo già provato sia Allen che i famosi pomodori, ma non facevano per me, solo in insalata, grazie ? .

Si tratta di coltivare la nostra indipendenza mentale, e decidere cosa è meglio per noi, senza seguire tutte le pressioni che ci arrivano dall’esterno, sotto forma di informazioni a flusso continuo, opinioni altrui, modi di vivere ormai diffusi ma che non necessariamente sentiamo come nostri, ecc. ecc.

Allontanarsi dallo schermo quando non ci sono le condizioni che rispecchiano le nostre regole, ad esempio, è una capacità che si acquisisce nel tempo, e necessita di notevole indipendenza mentale da tutti questi differenti tipi di influenze che ho appena elencato.

Tutte le attività che ci permettono di scattare la spina e rilassarci, dovrebbero essere incluse tra quelle necessarie per un trader: raggiungere uno stato di calma, eliminare lo stress (prima che lo stress ci elimini) sono questioni talmente importanti e necessarie che dovrebbero essere al primo posto nella nostra lista di priorità, obiettivi e capacità da imparare.

Certamente si tratta di eliminare le questioni “morali” che ci portano in modo automatico a pensare che non essendo attività retribuite, e di cui anzi non si può misurare la redditività, non possiamo permettercele se prima.. (finisci tu la frase).

Prova anche tu a semplificare, ridurre al minimo le attività importanti, e dedicaci tutta la tua attenzione, una per volta.

Sono sicura che qualcosa cambierà.
E magari ti troverai a non fare più overtrading 🙂
Consiglio di lettura  Zen to done: cambia abitudini e semplificati la vita
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