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Vita da Trader: il Blog di psicologia del trading

Impara dai trader di successo

Giovanni Borsi, oltre lo scalping

12/12/2015 - Lascia un commento

Giovanni-Borsi-Scalping

Oggi lavora con scalping su azionario,aste di apertura, aumenti di capitale e opzioni, e come imprenditore nel campo dell’educazione finanziaria.

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L’intervista a Giovanni Borsi

Ascoltala su ITunes e vota il podcast: è importante per farlo conoscere

Ascoltala su Stitcher (Android)

SCARICA MP3(Clicca col tasto destro)

Gli inizi

Dopo la laurea inizia a lavorare in banca, poi inizia a fare il promotore finanziario, e successivamente ha avuto un’esperienza da gestore.
Dal 96-98 per qualche anno fa il consulente indipendente.

A quel punto la passione ormai c’era, e diventa uno dei primi clienti Directa, per cui inizia a fare trading nel tempo libero con i covered warrant.

Dopo la competizione di Lombard Report vinta nel 2000 con il 1000% fatto nella pausa pranzo, decide di dedicarsi al trading a tempo pieno.

In realtà nel 2000 non ero nessuno, il vero professionista è venuto fuori dopo, quando ho iniziato a confrontarmi con i migliori trader d’Italia del tempo, grazie alla collaborazione con Lombard Report.

L’attività di formazione per me è importante perché mi permette di staccare un attimo la spina, perché ero arrivato a 3000 operazioni al giorno.

Visto che ho raggiunto il successo come trader, ora lo voglio raggiungere come imprenditore.

GLI OSTACOLI CHE HAI INCONTRATO

Per fare trading ad un certo livello ci vuole serenità, per cui il momento più difficile è coinciso con la mia separazione, tra il 2009 e il 2010.
Ho pensato che non era possibile che non riuscissi a guadagnare più con nessuno strumento finanziario.
Questo ti crea l’ansia da performance, quindi vai a cercare dei trade solo perché devi guadagnare.

Il trading si fa bene quando si è sereni, e non si ha bisogno di guadagnare i soldi.
E’ per questo che si dice fai trading solo con i soldi che ti puoi permettere di perdere, perché nel momento in cui pensi che non li puoi perdere, puoi stare sicuro che li perderai.
Perché nel momento in cui perdi, anziché chiudere in perdita, ti attacchi alla speranza perché non vuoi perdere, ma è impossibile non perdere mai, il segreto sta solo nel perdere poco.

Io ho un talento incredibile nel fare il 90% di operazioni vincenti, ma devo migliorare ancora il fatto che in quel 10% devo perdere meno di quello che sono abituato a perdere.

Le perdite grosse che ho fatto nel passato sono dovute a questa ipersicurezza che acquisisci quando guadagni quasi sempre.

[ctt template=”7″ link=”cx5Rb” via=”yes” ]Il trading è una scuola di vita: devi imparare a fare le cose contrarie a quello che la mente umana ti porta a fare. @VitadaTrader[/ctt]
Consiglio di lettura  Un SOS per i trader: Pietro Di Lorenzo

DIARIO DI TRADING

Ancora oggi cerco di riguardare dove guadagno e dove perdo, per capire come migliorare.
Un mio amico mi ha fatto un’analisi molto dettagliata, in cui risultava che io guadagno il mattino e non il pomeriggio.

Nello scalping soffro molto l’alta volatilità, per cui con l’apertura di WS faccio più fatica.
Resta il fatto che spesso continuo e non smetto, pur sapendo che man mano che passa il tempo nella giornata il rischio aumenta e farei bene a fermarmi prima.

PERCHE’ FAI FORMAZIONE?

Un po’ la decisione è venuta per colpa della Consob, dopo la denuncia di Goldman Sachs per Market Abuse per il mio troppo elevato numero di trade giornalieri, dovevo trovare il modo di stare lontano dal monitor per non fare più 2000 eseguiti al giorno…

Ho scoperto che mi piace fare formazione di qualità, per cui faccio comunque il lavoro che mi appassiona.

COSA HAI IMPARATO DAL TUO MIGLIORE E PEGGIORE TRADE?

I migliori trade li ho fatti tutti sugli aumenti di capitale, grazie alla consapevolezza della materia, per cui ho portato a casa il massimo profitto per quell’operazione perché ero ben conscio del suo valore.

Il peggiore psicologicamente è stato nel 2011, e ho vissuto male il fatto che fosse condiviso con i miei abbonati, perché un drawdown così pesante fatto ad altri è qualcosa che fa molto male.
La beffa è stata che quel giorno lì arrivò in ufficio la Rai per un’intervista, l’unica volta che mi intervistarono per un TG.

Il peggior trade in assoluto è stato quello del 2004, da -400k, ma ho poi visto che se mi metto d’impegno riesco e non mi faccio più prendere la mano, perché in 10 mesi con determinazione, disciplina e costanza ho ricostruito tutta la perdita, non ho perso neanche un giorno in 10 mesi.
Da lì ho fatto gli anni migliori.

Una delle mie caratteristiche è che quando ho una perdita che mi fa male, il giorno dopo divento una macchina da guerra, perché sono talmente arrabbiato con me stesso perché potevo evitarmela.

PERCHE’ MOLTI TRADER NON HANNO SUCCESSO

Il difetto maggiore che vedo nelle persone è quello di usare leve troppe alte e non tenersi un capitale in più di margine.

Il problema è che il trading è approcciato da persone che mirano ai grandi guadagni, non da gente che ha i milioni di euro, ma da persone che pensano di cambiare la vita col trading.

Sono sottocapitalizzati e usano soldi che non si possono permettere di perdere.
Non sono preparati tecnicamente, non sanno assolutamente quello che fanno, infatti per molti è ancora giocare in borsa.

I consigli

Almeno fai formazione con qualcuno che ci mette la faccia, non è garanzia che siano corsi buoni ma almeno sai con chi hai a che fare.
Cerca negli eventi dal vivo e vai a conoscere le persone.

Consiglio di lettura  Fabry Forex, un gladiatore nel trading

Le risorse citate

 

Le opzioni sugli indici. Come massimizzare il rapporto rischio rendimento – Giovanni Borsi

 

Analisi tecnica dei mercati finanziari di Martin Pring

 

Analisi tecnica dei mercati finanziari di John J. Murphy

Link

  • Sito Giovanni Borsi

  • Eduweb il sito dell’attività di formazione finanziaria

  • Traderpedia: Classifica pubblicità ingannevoli

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Luca (Mila), borsa e vita due facce della stessa medaglia
Alessandro Aldrovandi, dal borsino all’intraday

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