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Vita da Trader: il Blog di psicologia del trading

Impara dai trader di successo

Alessandro Aldrovandi, dal borsino all’intraday

20/12/2015 - 1 commento

Alessandro-Aldrovandi-intraday

Oggi fa trading intraday su Futures con strategie discrezionali e quantitative, su TF da 5min ad H1.

[thrive_leads id=’5676′]

L’intervista ad Alessandro Aldrovandi

Ascoltala su ITunes e vota il podcast: è importante per farlo conoscere

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SCARICA MP3(Clicca col tasto destro)

Gli inizi

Inizia a fare trading nel 1999 con le prime banche online, ma aveva iniziato nell’87 andando al borsino, fin dal liceo.
Dopo l’università inizia a lavorare come promotore finanziario.

Successivamente si forma a livello tecnico con i corsi AIAF e SIAT.

Per un periodo ha lavorato ad EptaSim (2001-2002) ed è stata la chiave di svolta per il mio trading, perché c’era un ufficio con dei trader molto esperti, da cui sono riuscito ad imparare molto.

 

GLI OSTACOLI CHE HAI INCONTRATO

Nel 2005-2006 la borsa italiana cresceva e basta, senza mai scendere. Io ero abituato a fare scalping e non riuscivo più a legger bene il mercato. L’ho superato aumentando il TF, passando a 5min, e ormai uso quello per l’intraday.

Dopo la crisi del 2008 con la volatilità elevata e perdite sostanziose e frequenti, ho iniziato ad affiancare i trading system all’operatività discrezionale intraday.
Ora ho molti trading system a cui non mi affido totalmente, se siamo in contraddizione sto fermo.
In questo modo ho un punto di riferimento diverso con cui confrontarmi.

DIARIO DI TRADING

Sono un amante dei bigliettini, annoto qualunque cosa.

Annoto tutti gli errori, ogni tanto riassumo, gli errori che commetto sono 30, sempre gli stessi, e non riesco a eliminarli.

Mi annoto determinati casi operativi, come sono andate le cose e mi serve per capire e memorizzare.

COSA HAI IMPARATO DAL TUO MIGLIORE E PEGGIORE TRADE?

E’ stata la stessa operazione: l’errore di base è che ho scommesso di un dato macroeconomico nel 2006-7, ero strapieno di contratti futures Eurusd con leva 35-40, e in pochi minuti ero sotto e stoppato di 60mila euro. Ho chiuso poi ho riaperto nella stessa direzione e ho guadagnato 200mila.
Il tutto in meno di un’ora.
Un’operazione stupida per quanto chiusa in positivo.

Ho imparato che bisogna mettere gli stop e non scommettere sui dati macroeconomici, e che se ho guadagnato alla fine è solo stata fortuna.

GIORNATA TIPO

Comincio a lavorare sul FIB alle 9:30 fino alle 13:30, pausa, poi riprendo attorno alle 14:30 fino alle 21:30, sul fib e anche DAX e Futures USA.
Sono sempre in ufficio comunque.

SOLITUDINE

Due trader insieme forse vanno d’accordo, tre no.
Per un periodo ho cercato di ovviare alla cosa prendendo con un amico un ufficio fuori casa.
Sto abbastanza bene da solo, ascolto musica classica, mi scrivo con altri colleghi che son diventati amici.

Consiglio di lettura  Le interviste ai trader

PERCHE’ FAI FORMAZIONE?

Innanzi tutto un aspetto economico, e una forma di realizzazione, di sano narcisismo.
Poi faccio formazione per trader avanzati sui futures intraday, per cui non ne faccio moltissimi di corsi, ma li faccio per far crescere le persone e a volte diventano anche amici.
Faccio poi trading dal vivo, i mercoledì mattina, faccio vedere le mie operazioni quotidiane.

PERCHE’ MOLTI TRADER NON HANNO SUCCESSO

Poco capitale, effetto leva esagerato, e viene preso come una scommessa.
La leva è ingannevolissima, fai qualche buon guadagno e pensi di poter fare chissà cosa.
Le strategie devono essere chiare, precise, anche 6 o 7 regoline ben scritte e da seguire in modo ripetitivo.

C’E’ UN PARALLELISMO TRA LA TUA VITA E IL TRADING?

Il trading mi ha dato e mi ha tolto, ero una persona timida e chiusa e a forza di tenere corsi e parlare con la gente sono riuscito ad esprimere me stesso.
Mi ha dato soddisfazioni e la sicurezza, la capacità di decidere in fretta.
Mi ha tolto in salute perché a stare tante ore al computer alla fine sono ingrassato, lo stress è aumentato moltissimo, quando finisco la sera per mezz’ora sono ancora intrattabile, e mi ha tolto anche un po’ la libertà, non so cosa voglia dire andare a prendere un aperitivo.

I consigli

Chi inizia oggi ha una grande fortuna, ha davanti tutto lo scibile della finanza operativa mondiale, lo svantaggio è che è anche troppa roba, però si può selezionare, si può partecipare ai corsi e annotarsi tutto.
Da ogni evento, esperienza, libro, puoi prendere qualcosa che ti servirà nel trading.
Vanno raccolte, sintetizzate, scegliere ciò che funziona e ciò che non funziona, ciò che non piace.

Bisogna essere capitalizzati, non si può partire con 10k, né con 20 o 30, par partire seriamente sono 50mila, poi non devi investirli tutti, ma il capitale di base deve essere questo.

IL CONSIGLIO CHE VORRESTI AVER RICEVUTO

Che la borsa scende.
A parte gli scherzi, il Money Management, con quanti soldi entrare, come gestire la posizione, all’inizio invece andavo a naso.

COSA E’ NECESSARIO

Capitale, passione e predisposizione, un po’ di talento, cioè eliminare i difetti umani che si hanno.

 

Le risorse citate

 

 

Analisi tecnica dei mercati finanziari di John J. Murphy

Link

  • http://www.strategieditrading.it/

[thrive_leads id=’5679′]

Giovanni Borsi, oltre lo scalping
Elena Sanjust di Teulada: l’intervista di SuperNatural Café

Commenti

  1. Michele Carella dice

    21/09/2016 alle 12:35

    Non capisco come non si possa iniziare a far trading con 10000 euro di capitale iniziale. Io credo che la crescita del capitale sia non lineare, con un certo rigore e con regole precise si possa tranquillamente iniziare anche con meno. Certo all’inizio non si può vivere di trading con questa cifra perchè è necessario reinvestire gli utili. Penso che una buona percentuale di chi opera con successo ha iniziato con meno. A queste condizioni iniziali l’attenzione dovrà essere rivolta a mercati che permettano di utilizzare sottomultipli del singolo lotto.

    Rispondi

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