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Vita da Trader: il Blog di psicologia del trading

Impara dai trader di successo

Luca Vanoni, trading part time

14/05/2016 - Lascia un commento

Luca Vanoni, inizia a fare trading nel 2010, e continua oggi ad affiancare l’attività di trader di medio lungo periodo con la sua precedente attività di imprenditore.

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L’intervista a Luca Vanoni


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I primi anni

Ho iniziato a metà 2010.

Nell’estate 2009 ero al mare e ho visto una pubblicità di Directa, fino a quel momento non avevo mai sentito parlare di trading.

Dopo qualche mese sono andato ad un incontro gratuito organizzato da Directa, e ho capito che si poteva crearci un’attività da mettere a fianco al mio lavoro principale.

Ho iniziato con l’azionario, con piccolissime size.

Ho cercato su internet tutto quello che potevo per iniziare a studiare e capire, su vari forum e video gratuiti.

Ho cominciato ad aumentare le size dal 2011, perché vedevo che il riscontro c’era.

A marzo 2014 ho partecipato all’evento di Traderpedia, e grazie all’aiuto degli admin e soprattutto di Enrico ho cominciato a cambiare operatività, a spostarmi su altri strumenti, ad ampliare la mia visione.

Faccio materie prime di posizione, Gold, Silver, anche obbligazioni e btp.

Il trading non è la mia unica attività, è circa al 50%, per cui sotto molto punti di vista è più facile per me, puntare tutto sul trading avendo un’altra attività che comunque va bene mi sembrava una follia.

Il mio altro lavoro mi piace e mi appassiona, per cui mi spiacerebbe abbandonarla.

DIARIO DI TRADING

Ho un foglio Excel dove inserisco oltre ai dati della posizione, anche il perché l’ho presa, perché e come l’ho chiusa, sia in perdita che in guadagno.

Gli errori più frequenti sono sempre gli stessi: chiudere le posizioni troppo presto e avere fretta di entrare anche se so che dovrei aspettare determinati punti.

IL TUO MIGLIORE E PEGGIORE TRADE

Il migliore è stato un trade su un BTP, comprato quando tutti (banche e TG) dicevano di non comprare, e ho imparato che bisogna comprare quando scorre il sangue.

Le peggiori giornate di trading sono quelle delle prime volte che ho provato a fare trading intraday: ho capito che non fa per me, sbagliavo, tentavo di recuperare in tutti i modi ed era una catastrofe.

E’ stato frustrante perché pensi di non essere capace. Il trading intraday non fa per me, mi agita e non lo so gestire. Ogni tanto ci provo ancora, e adesso dopo anni sono migliorato ma sono ancora un gambero.

Secondo me per fare intraday devi essere ad un livello superiore, devi riuscire a vedere il mercato con occhi diversi.

Consiglio di lettura  Giovanni Borsi, oltre lo scalping

Ho imparato che se non sono capace e so fare altro, meglio che faccio altro.

GIORNATA TIPO

Mi alzo molto presto, d’inverno alle 6/6.30 e d’estate anche alle 5, perché vado in bicicletta.

Dopo colazione accendo il pc e dò un’occhiata ai mercati, guardo i future e le materie prime che seguo con posizioni di lungo.

Dove va il mercato durante la giornata mi cambia relativamente, magari aggiusto qualche posizione però cerco di non toccare le posizioni.

Se ho degli impegni per l’altra attività esco, altrimenti studio, mi guardo i grafici, preparo nuove operazioni se ci sono. Spesso prendo posizione in after hour sia sul mercato italiano che americano, perché spesso ci sono prezzi migliori.

Alla sera vado a letto presto.

LA SOLITUDINE

Non l’ho vissuta molto, facendo un’altra attività e potendo andare in giro di giorno non mi sono mai sentito troppo solo. Fino al 2014 leggevo sui forum ma non ho mai interagito con nessuno, invece da quando ho conosciuto Traderpedia ho iniziato a confrontarmi con gli altri, soprattutto con Enrico che per me è un maestro e un amico.

Non condividiamo tantissimo a livello di operatività, ma mi bacchetta, è una persona super preparata e quindi mi aiuta.

C’E’ UN PARALLELISMO TRA LA VITA REALE E IL TRADING?

Ho imparato ad imparare a gestirmi e stare più tranquillo, cioè a ponderare di più le mie decisioni, non puoi fare le cose a braccio e non pianificare nel trading.

Sono convinto che quello che sei tu come persona possa influire nel tuo trading, nel senso che se una persona è già di base posata, nel trading può riuscire anche meglio.

PERCHE’ MOLTI NON HANNO SUCCESSO?

Per fare trading profittevole ci vogliono tre cose: il capitale economico, psicologico e tecnico.

Se ti manca uno dei tre non puoi essere profittevole.

A volte vedo che manca proprio la preparazione di base, vogliono fare trading sul DAX e non sanno cosa sono le commissioni, un minimo di analisi tecnica, cosa sono gli strumenti finanziari, come funzionano i mercati… Bisognerebbe partire da lì, dalla conoscenza di cosa si fa e di cosa si ha tra le mani, solo dopo si può decidere cosa tradare e come, con che operatività.

I consigli

Per prima di iscriversi al gruppo FB Traderpedia e guardare le tue interviste, si possono trovare tanti spunti e persone preparate che possono dare dei consigli per cominciare.

Fare il più possibile dei corsi, gratis o a pagamento, ci sono tanti eventi anche gratuiti dove si può imparare molto.

Leggere tanti libri sull’argomento.

Consiglierei di studiare per qualche mese, cercare di capire cos’è il trading e cosa si ha per le mani, e poi affiancare un piccolo conto che ti dia la possibilità di fare size piccole o micro, perché capire quello che stai facendo perdendo anche piccole cifre va bene, ma non sparare subito tutte le cartucce, perché se ti va male ti mangi tutto.

Consiglio di lettura  Fabry Forex, un gladiatore nel trading

Insomma iniziare per gradi, anche se di soldi ne hai tanti. Le size è meglio aumentarle man mano.

IL CONSIGLIO CHE VORRESTI AVER RICEVUTO PRIMA DI INIZIARE

Avrei voluto avere il consiglio di diversificare, nel senso di guardare più strumenti, purtroppo ci sono arrivato tardi.

Se hai la conoscenza di un mercato più alto hai la possibilità di lavorare meglio, trovare lo strumento migliore a seconda dei momenti.

Le risorse citate

Lo Zen e la Via del Trader Samurai di Stefano Fanton

 

Gino Bartali, mio papà: è la storia di Bartali raccontata dal figlio, può aiutare molto per capire cos’è la fatica e cos’è il sacrificio. Se si vuole ottenere un risultato ci vuole sacrificio, nel trading come nella vita.

 

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Harv Eker
Giovanni Lapidari, trading con l’anima

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