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Vita da Trader: il Blog di psicologia del trading

Impara dai trader di successo

Antonio Landolfi, dalle grida al trading online con un piano di trading

12/01/2017 - Lascia un commento

Antonio Landolfi trading online

Trader dal 1985, quando la borsa era alle grida, Antonio Landolfi é passato al trading online, e oggi opera su qualsiasi tipo di strumento finanziario, sia in intraday che nel medio termine, avendo sempre in mente un piano di trading ben dettagliato.

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L’intervista ad Antonio Landolfi


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Gli inizi

Trader dal 1985, prima della laurea, inizia a lavorare con degli agente di cambio.

Poi gli agenti di cambio vennero soppressi con la legge sulla SIM, e mi sono dovuto reinventare, visto che mi piaceva ed ero portato ho deciso di continuare come promotore finanziario, e poi aprii la prima trading room a Roma, con la Millennium Sim.

Ai tempi delle grida era più semplice, sia perché eri circondato da persone che avevano un certo tipo di formazione e faceva quello di lavoro, sia come analisi del sentimento, anche se era più da fondamentali.

Essere soli nel trading non é semplice, per questo sopperisco con una trading room fisica, in modo che le persone vengono e possono stare insieme e avere un confronto sui mercati, che non sono per nulla semplici.

Con l’accesso all’informazione la gente pensa di tradare mercati e strumenti semplici, mentre hanno in mano una bomba ad orologeria e tante volte non se ne accorgono.

Come sono cambiati i mercati negli ultimi 20 anni?

Con il trading online si sono stretti i tempi dell’operatività.
Se prima potevi fare delle operazioni e programmarle a un mese, due o sei mesi, adesso é tutto più esasperato, la volatilità é più alta anche nelle giornate singole, si vede la presenza di operatori grossi che spostano i mercati giornalmente da supporti a resistenze in  modo repentino, perché oggi anche le grosse istituzioni vivono di trading giornaliero.
Diventa difficile battere le mani forti.
I mercati non sono più univoci e unidirezionali.

I momenti difficili

Uno dei momenti più difficili é stato il passaggio da un trading più di posizione fatto su mercati azionari a quello dei future.
E’ stato un passaggio generazionale, perché possono essere cavalcati in intraday in un certo modo, ma bisogna riuscire ad entrare nella modalità di quello strumento, che é lontana anni luce da quella della azioni.

Io stesso sono stato messo fuori gioco per quasi un anno, mi veniva difficile mantenere la direzionalità dell’operazione che era fatta bene, ma che per mantenere lo spostamento anche piccolo nella giornata ti costringeva ad uscire dal mercato, anche se la direzione era giusta.

Quando sono riuscito a mantenere l’operatività giornaliera sposandola con l’operatività a lungo termine é stata una svolta, perché ha aumentato le mie potenzialità di guadagno.

Il mio trading intraday nasce dall’analisi grafica e tecnica e si adatta a qualunque mercato e strumento.

Nasce dallo studio della sera precedente, devo aver giù ben chiaro cosa mi aspetto dai mercati, ho il piano A e il piano di riserva se il non funziona come avevo pensato, altrimenti io stesso non ho il coraggio di fare un’operazione.

Tra l’altro avendo con la trading room molte persone che mi seguono e clonato la mia operatività, sto ancora più attento sull’operazione che faccio.

[ctt template=”7″ link=”h2eWm” via=”yes” nofollow=”yes”]Dico sempre che posso fare dieci operazioni al giorno, ma se sono bravo ne faccio una sola. -Antonio Landolfi @VitadaTrader[/ctt]

Tu hai un piano di trading? Scopri qui come farlo!!

Consiglio di lettura  Come fare un Piano di trading: la guida definitiva

 

Il tuo migliore e peggiore trade e cosa ti hanno insegnato

Il peggiore ce l’ho scolpito nella mente, per fortuna é stata una perdita eclatante ma per fortuna non era in conto capitale, ma di un grossissimo utile che stavo portando a termine, e nel famoso agosto 2011 mi ha colto impreparato (in due giorni i mercati a livello globale hanno perso il 20%).

Io stavo partendo per una vacanza.
E’ stato questo che ho imparato: se devo partire o non posso guardare i grafici, cerca di avere le posizioni più leggere possibili e porta a casa l’utile.

Non sono diverso dagli altri trader: aver visto svanire un utile così importante ci ho impiegato almeno un mese per riassorbirlo nella mente.
Poi mi sono detto “Hai imparato adesso? bene rialzati e sii più cattivo di prima nei confronti del mercato.

Il trade più bello é quello che ancora devo fare, perché come tutti é stato facile perdere una grossa somma in poco tempo, mentre grossi guadagni in poco tempo ne faccio difficilmente.
Devo cercare di essere abbastanza costante e regolare.

Il trade più bello é quello in cui il mercato rispecchia perfettamente quello che ho immaginato.

Per trovare le azioni ad esempio uso uno screener che mi seleziona le azioni che posso poi controllare una per una.

Io studio tutto a tavolino la sera precedente.

Per l’intraday ho un insieme più piccolo di strumenti.

Ho una decina di persone che ho formato e con me seguono i mercati, per cui quando trovano qualcosa me lo segnalano e lo valutiamo insieme.

La tua giornata tipo

Comincia la sera precedente con le analisi, poi al mattino vado alla sala trading, che é vicino casa in centro a Roma.

Andiamo a vedere se  i mercati stanno facendo quello che avevo preventivato, cominciamo a fare trading e soprattutto a segnalare le operazioni a tutti quelli che sono in chat.

Dopo le 18 si torna a casa, se non c’è qualche seminario anche gratuito, per chi vuole avvicinarsi alla finanza e non solo all’analisi tecnica.

Non abbiamo la percezione di quante persone siano interessate a capire qualcosa in più per allocare meglio i propri risparmi, alcuni anni di pessima governance delle banche sul risparmio stanno cominciando ad avere i suoi effetti.

In trading room facciamo formazione continua, cerchiamo di spiegare a livello didattico il perché di ogni operazione, altrimenti diventa un sapere enciclopedico e le persone non sanno poi metterlo in pratica.

Cosa hai imparato dal trading e cosa hai portato dal trading nella vita reale?

Nel trading ho cercato di portare un po’ di leggerezza, il vivere con leggerezza, riesco a fare operazioni anche grosse con tranquillità perché applico le regole che mi sono dato.

Il trading mi ha insegnato che non c’è nulla di facile nella vita, anzi le cose te le devi conquistare pezzettino per pezzettino, non solo come conquista ma come avanzamento della tua conoscenza, non ti devi mai fermare perché altrimenti c’è qualcuno che é più avanti di te, non ti devi mai adagiare sui tuoi convincimenti né sulle tue posizioni, devi continuare con umiltà a pensare che sei tu quello che é indietro e mai il mercato che si sta sbagliando.

Quando fai un trade siete in due a farlo, c’è uno che fa l’operazione opposta alla tua, e tu pensa sempre di essere tu dalla parte sbagliata, non pensare che é l’altro lo stupido, lo stupido sei tu.

Perché molti trader non riescono ad avere successo?

In italia manca una cultura finanziaria e siamo convinti che per far trading non serve nulla, ci si può improvvisare…

Invece proprio perché non é una scienza esatta, serve studiare anche di più di tante professioni difficili.

L’ingegnere che deve costruire bene un ponte, se ha fatto bene i calcoli di carico, poi il ponte resiste per l’eternità.
Non é così per il trading, due più due a volte fa tre o fa cinque.

Tante persone questo se lo dimenticano.

Inoltre abbiamo una sopportazione maggiore alla perdita, pur non avendone le capacità economiche, e invece non riusciamo mentalmente a sopportare gli utili.
C’è paura di perdere anche un piccolo guadagno, e quindi si chiude velocemente, che non sarebbe sbagliato se avessimo la stessa capacità di chiudere le perdite.

Il risultato è che non c’é la capacità di essere costanti.

Conosco tantissimi che in due giorni si mangiano quello che hanno guadagnato in sei mesi.

Coloro che sono veramente riusciti sono quelli che non avevano quasi cognizione del trading.

I peggiori sono sempre stati quelli che sono venuti avendo un pregresso di perdite anche eclatanti perché fanno fatica a fare tabula rasa degli errori del passato, ripetono sistematicamente sempre gli stessi errori.

Gli errori più comuni sono: fare delle cose particolarmente complicate oppure troppo semplicistiche.

Devo riuscire a pensare in modo semplice, che é diverso dall’operare in modo semplice, e nello stesso tempo non complicarsi troppo la vita con cose di una difficoltà estrema che poi confondono e basta.

Cosa consiglieresti a chi inizia?

Di non riempirsi la testa con troppe cose, cercare passo dopo passo di aggiungere al proprio trading una cosa per volta di una semplicità estrema.  Quando mi accorgo che quella cosa che ho aggiunto può essere effettivamente importante e mi permette di migliorare il modo di fare trading, ok, altrimenti fermatevi e limitatevi a tre cose essenziali.

Che consiglio vorresti aver ricevuto?

ragionate sempre con la vostra testa. Imparate a filtrare quello che legge o sentite attraverso un metodo che vi siete creati, per quanto semplice.

RISORSE CONSIGLIATE

Analisi tecnica dei mercati finanziari di John Murphy
Analisi tecnica dei mercati finanziari di Martin Pring
Street smarts di Linda Bradford Raschke

I link delle risorse consigliate sono link di affiliazione, questo significa che io guadagno una piccola, anzi piccolissima, percentuale per ogni copia venduta.
Non sono ancora diventata ricca, e nemmeno copro le spese per pubblicare il podcast, però se deciderai di acquistare queste risorse cliccando sui link, ti sarò grata per aver contribuito a mantenere vivo il progetto Vita da Trader.

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